07 aprile 2007

Elizabethtown: amore e musica on the road

Stavo facendo una partita a "Vegeto" sul mio divano, certo che il record di zapping era mio quando... sono incappato Elizabethtown e il mondo si è fermato. Questo film continua a piacermi ogni volta di più!!! Fatevi un piacere, guardate l’ultima fatica di Cameron Crowe, ecco le istruzioni per l'uso: accomodatevi sul divano con una bibita a portata di mano e gustatevi questo piccolo capolavoro che parla di sconfitta, di come toccare il fondo e risalire in superficie grazie all’aiuto di qualcuno. Come disse un grande uomo: tutte le risposte sono già dentro di noi, il difficile è trovarle!
La storia del giovane dirigente Drew Baylor (Orlando Bloom) che, inventata la scarpa che nessuno indosserà mai causa alla società per cui lavora un miliardo di dollari di perdite, è il pretesto per il regista di parlare di sentimenti e memoria. Il bravo protagonista ad un passo dal suicidio è costretto a tornare nella città natale del padre per assistere alle esequie del genitore appena scomparso. Durante il viaggio aereo conosce una giovane hostess (Kirsten Dunst) che lo costringe a reagire e a riprendere in mano le redini della sua vita. Fin qui niente di nuovo; la cosa che rende diverso questo film è il modo in cui Claire aiuta Drew: lo costringe a tornare a casa in automobile con tappe in tutti i luoghi importanti per la storia americana. Con l’urna contenente le ceneri del padre sul sedile del passeggero il giovane riscopre se stesso, recupera il rapporto con un padre legatissimo alla sua terra e trova l’amore. Un elemento insostituibile della pellicola è la musica che sottolinea e rafforza ogni momento, ogni singola inquadratura è completata dalla canzone giusta. Anche questa volta Cameron Crowe non rinuncia al suo primo amore (ha iniziato a scrivere sulla rivista Rolling Stone a quindici anni); sono pochi i registi che pensano così seriamente alla colonna sonora dei film, che considerano le canzoni la colonna portante della storia.
C’è un altro film di questo cinquantenne innamorato del rock che è un vero tributo alla musica del diavolo: Quasi famosi (in originale Almost famous). La trama racconta del giovanissimo Russell Hammond che, a soli quindici anni, si aggrega alla rock band degli Stillwater per scrivere un articolo sulla loro turnè. La stretta convivenza con i componenti della band ne rivela i lati negativi e porta il protagonista ad una maturazione non priva di delusioni ed amarezze. Bellissimo film sulla fine del rock, sulla definitiva morte della musica senza confini e padroni che si librava sopra tutti e tutto, non condizionata dal profitto e dalla fama. Quasi famosi è la celebrazione del rock come mito, un mito che si sgretola con la presa di coscienza del protagonista che comprende che il motore di tutto è solo il denaro. Vincitore di due Golden Globe e di un premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, Quasi famosi è un film da vedere almeno due volte: la prima ad occhi aperti per seguire il film e la seconda ad occhi chiusi per ascoltare la meravigliosa colonna sonora.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao George....nell' inizio del tuo commento mancano le patatine con la bibita....il Film non ho ancora avuto la possibilita di vederlo....comunque fammelo avere quanto prima e poi ne parliamo.... ciao da Mad Max

Anonimo ha detto...

"Stavo facendo una partita a "Vegeto" sul mio divano, certo che il record di zapping era mio quando..."
ahi ahi, errore da matita blu,che il record di vegeto fosse mio,fosse, non era mio.
non è che questa critica l'ha scritta tonono invece che il suo alter ego,mooolto più bravo?
Sapete come si chiama in spagna il nuovo film di Hilary Swank?
La Chineca.
saludos a todos .
R.

Anonimo ha detto...

Questo non l'ho visto, ma Almost Famous mi è piaciuto molto.
E chi interpreta Philip Seymour Hoffman nel film non lo dici. allora lo farò io, il mitico Lester Bangs, il re dei critici di rock.
Ciao
R.

Anonimo ha detto...

C'è un errore nella trama. Non si tratta del giovane Russel Hammond, ma di William Miller. E' lui il giornalista. Mentre Russel è il chitarrista del gruppo...