
A due anni dalla prima uscita tornano in sala i Fantastici Quattro, questa volta escono anche in Italia in contemporanea mondiale… che stia cambiando qualcosa? Spider-man 3 è uscito quattro giorni prima che in USA, i Transformers usciranno sei giorni prima che in America, cosa sta succedendo? Non esiste più l’estate italiana con tutti i cinema chiusi? È troppo presto per gioire, di fatto la stagione è finita, non ci sono più uscite interessanti, l’ultimo colpo di coda spetta a Harry Potter e l’ordine della Fenice che sarà al cinema dall’undici luglio (sempre in contemporanea mondiale!!!). Per i cineasti caga-alto il 20 luglio uscirà senza tanto clamore Fast Food Nation di Richard Linklater (Prima dell’alba, A scanner Darkly, School of rock) io spero di esserci. Poi... il nulla!!! Non voglio polemizzare, mi piacerebbe sapere cosa pensate di questo fenomeno esclusivamente italiano, commentate gente, commentate!!!
Passiamo all’argomento di questo post: I fantastici quattro e Silver Surfer, come sempre l’ho visionato in compagnia dei membri fondatori della “Compagnia della Braga”, il titolo non ha sortito l’effetto catalizzante di Spider-man 3, a sedere nel buio del multisala Cinergia eravamo sette temerari e una temeraria (socia fondatrice della compagnia). Prima di scrivere il mio giudizio devo dire che il film ha sicuramente un pregio: dura un’ora e mezza!!! Non se ne può più di film che ci massacrano le natiche per tre ore, bravo Tim Story, riesce a dire tutto senza sfondarci i maroni!!! Solo con questo stratagemma si merita la sufficienza alla quale aggiungo anche un altro mezzo voto per gli effetti speciali. E la trama? Ma voi chiedete a un film tratto da un fumetto una trama? Ho fatto anch’io questo errore e ho capito che non si possono avere effetti speciali da urlo e storie ben scritte, le due cose non vanno mai a braccetto. Anche questa volta dovrete mettere il cervello in off per 90 minuti e tutto sarà perfetto!!! Sto scherzando, il secondo episodio delle avventure di Reed Richards e soci non è così tremendo, è come una granatina in un giorno d’estate: disseta mentre la sorseggiate e dopo un minuto avete già sete un’altra volta!!!
Niente trama, solo un rammarico da fumettaro incallito: Silver Surfer è uno dei personaggi più malinconici e struggenti partoriti dalla mente vulcanica di Stan Lee, è un peccato che nel film non passi nulla della lacerazione interiore di un uomo che per amore ha sacrificato la sua vita. Ma che finale triste, hai ragione d@d3, mi sto rammollendo!!!