29 marzo 2009

Push: da Hong Kong con spintone


La "Divisione" bracca dei giovani con superpoteri e tutti cercano una misteriosa valigia. Fondete insieme il televisivo Heroes e i cinefumettosi X-men e otterrete Push. Paul McGuigan ritorna alla rega tre anni dopo Slevin - Patto criminale e riesce nella difficile impresa di rendere credibile un film sui supereroi. Ambientato a Hong Kong che avvolge e permea ogni scena, il film è un dignitoso prodotto medio, tutto e ben bilanciato, scorrevole e per niente noiso. Molto bella la resa dei conti finale.
Voto 6/7

23 marzo 2009

Qual'è la verità?


In La verità è che non gli piaci abbastanza uno stuolo di coppie s'innamorano, scoppiano e s'intrecciano sulle strade di Baltimora. Prendete due parti di Cose da fare prima dei trenta, una parte di Love actually e una parte di Sex and the City, shakerate e servite con una fettina di limone. Niente di nuovo su questa ennesima commedia che si lascia guardare senza, però, mai emozionare veramente. Gli attori sono tutti bravini come tanti scolari che recitano la poesia per la festa del papà. Non fraintendetemi, il film di Ken Kwapis si può tranquillamente vedere per passare un pomeriggio spensierato.... un bel film è un'altra cosa!!!
Voto 6-

15 marzo 2009

Mickey e Clint accoppiata vincente


Che cu...fortuna, ho visto due gran bei film, due film che mi hanno fatto pensare, due film che mi hanno commosso, due film che mi hanno obbligato a riflettere sulla mia vita. Io ve li consiglio!!!

The Wrestler: Vita di solitudine ai margini della società di un ex campione di wrestling. Mickey Rourke e il regista Aronofsky tratteggiano con tinte crepuscolari la parabola discendente di questo lottatore ormai ridotto ad un pezzo di carne. Il film, struggente e malinconico, ci fa assistere allo sgretolarsi inesorabile delle certezze di Randy: BELLISSIMO. Voto 8+

Gran Torino: Walt Kowalski americano D.O.C. scopre che i vicini vietnamiti sono persone e la sua vita cambia. Clint Eastwood continua con il suo personale percorso nel mito e nella cultura americana, continua ad indagare, sgretolare, versare lacrime e sangue per il popolo che ama. Granitico dal cuore tenero, Clint è il vero erede del ruvido John Ford. Voto 7

08 marzo 2009

Watchmen forever

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Era dal 12 dicembre dell’anno scorso che la Compagnia della Braga non si riuniva per una visione, abbiamo atteso Watchmen e…siamo stati ricompensati!!! Prima di iniziare un saluto al nuovo membro Pannello Radiante (Panny per gli amici) e alle vecchie cariatidi (Gepo, Enrico, Ciucinsky, Niko, Ruk e Tenans) è sempre un bel momento rivedersi e condividere una passione.
Bando alle ciace, iniziamo. Tratto dalla Graphic novel per eccellenza Watchmen non era un film facile da realizzare, il regista/fan Zack Snyder (300) è riuscito nell’impresa a cui molti suoi colleghi avevano rinunciato (Terry Gilliam, Paul Greengrass, Darren Aronofsky e Michael Bay).
Il film rispetta fedelmente l’opera di Moore, riuscendo a dar corpo e spessore agli antieroi creati vent’anni fa dal visionario autore inglese. Il film si presta a vari livelli di lettura e offre numerosi spunti di discussione: La pace va perseguita ad ogni costo anche a scapito delle vite umane? La giustizia può voltarsi da un’altra parte per preservare la pace? L’ordine e la tranquillità valgono la perdita della libertà?
Mi fermo qui per non annoiarvi ma vi assicuro che potrei andare avanti per ore, il film è strapieno di messaggi più o meno visibili.
Prima di chiudere una nota di merito al regista che, nei sei minuti dei titoli di testa, è riuscito in maniera magistrale a condensare 200 pagine di fumetto che descrivevano il passato dei vigilantes nella realtà alternativa creata da Alan Moore: grande lezione di cinema!!!
Voto 7+