
Voto 2.
Voto 2.
Quando tre anni fa uscì Borat andai a vederlo con due miei amici, io risi fino alle lacrime mentre loro rimasero tra lo stupito e il disgustato. È sempre così per le opere estreme: o si amano alla follia o si detestano a morte, non ci sono mezze misure. Forte dell’esperienza precedente ho invitato i membri della Compagnia della Braga ad unirsi a me per partecipare alla visione di Brüno. Sacha Baron Cohen e Larry Charles spostano sempre più in la il confine della decenza., i film è irriverente, scorrettissimo, volgare, omofobo, vomitevole ma dannatamente divertente!!! La satira sulla società americana è devastante, dissacrante e molto pungente. All’uscita dalla sala io, Dadino, ELC, Pannello Radiante (da ora membro effettivo) e Gepo (tanti auguri per i suoi 30) non riuscivamo a smettere di ridere mentre FarfyGirl, Valenina e 10ans erano abbastanza disgustate. Noi cinque cretini abbiamo continuato a commentare le scene assurde appena viste, ridendo come celebrolesi, per almeno un quarto d’ora. Questo è solo uno degli effetti collaterali!!! Prima di lasciarvi un consiglio: il regista Larry Charles, l’anno scorso, ha realizzato un documentario dal titolo Religiolus - Vedere per credere, noleggiatelo e guardatelo, mi ringrazierete!!!
Dopo aver visto Wall-e ero convinto che la parabola ascendente della Pixar avesse raggiunto l’apice. Come si poteva fare meglio? In quel film c’era tutto: poesia, messaggio ecologico, fantasia, sentimenti e tanto divertimento. Era perfetto, il miglior film della casa di Emeryville… fin’ora!!! Con Up i due registi Pete Docter e Bob Peterson lanciano una sfida che ha fatto perdere quota alle azioni della Disney: fare un lungometraggio con protagonisti un vecchietto 78enne e un ragazzino cicciottello. La cosa incredibile è che ci sono riusciti, Up è commovente e divertente, avventuroso e spettacolare, poetico ed intelligente; in una parola sola bellissimo!!! Come sempre i livelli di lettura sono due: uno adulto (la vita è sempre un’avventura) e uno per i più piccoli (aiutare gli altri è bello) ma il divertimento è per tutti. Io e la mia nipotina ci siamo divertiti (io mi sono anche commosso) e questa è l’unica cosa che conta, il resto è solo aria fritta!!!
Voto 8/9
Quando nel 1994 uscì al cinema Pulp Fiction rimasi folgorato: fu amore a prima vista. Da allora, quando Quentin chiama, io rispondo. Ho visto tutto quello che ha firmato sia come regista che come sceneggiatore e sono convinto che tutto sia di altissimo livello, però Pulp Fiction rimane il suo capolavoro… fin’ora!!! Con Bastardi senza gloria Tarantino firma forse la sua opera più matura, riesce nella difficile impresa di non annoiare mai durante le due ore e mezza del film, ci delizia con bellissimi dialoghi e grandiosi virtuosismi registici. I cinque capitoli della pellicola sono dominati da uno strepitoso Christoph Waltz che interpreta il Colonnello Landa in maniera così convincente da essere inquietante: BRAVISSIMO. Il ragazzaccio del Tennessee riscrive la storia a modo suo, un modo che a me è piaciuto moltissimo. Voto 9-
Ci sono film che non si riesce a definire, non appartengono ad un solo genere, sono trasversali, si insinuano e saccheggiano: sono i miei preferiti! Il meltin’ pot è molto difficile da fare, bisogna bilanciare bene tutti gli ingredienti altrimenti si rischia che la “zuppa” non abbia nessun sapore. Non è il caso di District 9, esordio del trentenne sudafricano Neill Blomkamp, è per un terzo fantascienza, un terzo satira sociale ed un terzo mockumentary. Il tutto risulta ben amalgamato e con un retrogusto agrodolce. La storia dei “gamberoni” alieni è originale, come è originale la location scelta (una Johannesburg sporca e arsa dal sole) ed originale il modo di trattare gli alieni: novelli “negri” segregati in una bidoville fatiscente. District 9 è l’ennesimo esempio che quando le idee abbondano i soldi passano in secondo piano. Voto 7.