27 gennaio 2007

The Queen is naked

Quando ho letto le candidature ai premi Oscar del 2007 sono uscito e ho noleggiato subito The Queen di Stephen Frears. E’ candidato come miglior film, migliore regia, miglior attrice protagonista, miglior sceneggiatura originale e migliore colonna sonora: sei categorie delle quali quattro importantissime. Dovevo vederlo per poter giocare al TOTO-OSCAR, un giochino che faccio tra me e me per vedere quanti premi azzecco. Di solito ne indovino abbastanza, se qualcuno vuole partecipare con me, alla fine di questo post pubblicherò la lista completa delle candidature nelle categorie principali segnando in rosso le mie preferenze. Torniamo al film. Molto bello! Girato con stile documentaristico che alterna immagini di repertorio a scene recitate da attori (molto somiglianti ai membri della famiglia reale britannica), è un accorato omaggio di Frears alla regina per antonomasia Elisabetta II. Interpretata in modo magistrale da Helen Mirren (voto per lei aglio Oscar), che dà volto ed emozioni ad una donna forte, costretta a reprimere le proprie emozioni in nome dell’etichetta. La sceneggiatura è perfetta, dopo un po’ ci si scorda che è un film tanto i dialoghi sono reali. Non so se vincerà tutti gli Oscar a cui è candidato, di sicuro si merita di partecipare alla gara in pole position.
Ci ho provato ma non resisto, devo assolutamente segnalarvi un altro film di Stephen Frears: Alta fedeltà. Mi ha folgorato!!! Dopo averlo visto ho visto, anzi ho sentito, la musica pop in modo completamente diverso. La colonna sonora è semplicemente da urlo, ho comprato i Cd di tutte le canzoni contenute nel disco, tutti bellissimi. Il film non è un capolavoro assoluto (il libro di Nick Hornby è meglio) ma l’amore per la musica del protagonista ne fa un CULT a tutti gli effetti. DOVETE VEDERLO!!! Per il vostro bene.

Ecco la lista:

Miglior film
Babel, regia di Alejandro González Iñárritu
The Departed, regia di Martin Scorsese
Letters from Iwo Jima, regia di Clint Eastwood
Little Miss Sunshine, regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris
The Queen, regia di Stephen Frears

Miglior regia
Martin Scorsese - The Departed
Clint Eastwood - Letters from Iwo Jima
Stephen Frears - The Queen
Alejandro González Iñárritu - Babel
Peter Greengrass - United 93

Miglior attore protagonista
Leonardo Di Caprio - Blood Diamond
Ryan Gosling - Half Nelson
Peter O'Toole - Venus
Will Smith - La Ricerca della Felicità (The Pursuit of Happyness)
Forest Whitaker - L'ultimo Re di Scozia (The Last King of Scotland)

Migliore attrice protagonista
Penélope Cruz - Volver
Judi Dench - Diario di uno scandalo
Helen Mirren - The Queen
Meryl Streep - Il diavolo veste Prada
Kate Winslet - Little Children

Miglior attore non protagonista
Alan Arkin - Little Miss Sunshine
Jackie Earle Haley - Little Children
Djimon Hounsou - Blood Diamond
Eddie Murphy - Dreamgirls
Mark Wahlberg - The Departed

Migliore attrice non protagonista
Adriana Barraza - Babel
Cate Blanchett - Diario di uno scandalo
Abigail Breslin - Little Miss Sunshine
Jennifer Hudson - Dreamgirls
Rinko Kikuchi - Babel

Miglior sceneggiatura originale
Guillermo Arriaga - Babel
Iris Yamashita e Paul Haggis - Letters from Iwo Jima
Michael Arndt - Little Miss Sunshine
Guillermo del Toro - Il labirinto del fauno
Peter Morgan - The Queen

Miglior sceneggiatura non originale
Sacha Baron Cohen, Anthony Hines, Peter Baynham, Dan Mazer e Todd Phillips - Borat
Alfonso Cuarón, Timothy J. Sexton, David Arata, Mark Fergus e Hawk Ostby - I figli degli uomini
William Monahan - The Departed
Todd Field e Tom Perrotta - Little Children
Patrick Marber - Diario di uno scandalo

Miglior film straniero
Dopo il matrimonio (Efter brylluppet ), di Susanne Bier (Danimarca)
Indigènes, di Rachid Bouchareb (Algeria)
Il labirinto del fauno (El laberinto del Fauno), di Guillermo del Toro (Messico)
La vita degli altri (Das Leben der Anderen), di Florian Henckel von Donnersmarck (Germania)
Water, di Deepa Mehta (Canada)

Miglior film d'animazione
Cars - Motori ruggenti, regia di John Lasseter e Joe Ranft
Happy Feet, regia di George Miller
Monster House, regia di Gil Kenan

Miglior fotografia
Vilmos Zsigmond - The Black Dahlia
Emmanuel Lubezki - I figli degli uomini
Dick Pope - The Illusionist
Guillermo Navarro - Il labirinto del fauno
Wally Pfister - The Prestige


Miglior montaggio
Douglas Crise e Stephen Mirrione - Babel
Steven Rosenblum - Blood Diamond
Alfonso Cuarón e Alex Rodríguez - I figli degli uomini
Thelma Schoonmaker - The Departed
Clare Douglas, Richard Pearson e Christopher Rouse - United 93

Miglior scenografia
John Myhre e Nancy Haigh - Dreamgirls
Jeannine Claudia Oppewall, Gretchen Rau e Leslie E. Rollins - The Good Shepherd
Eugenio Caballero e Pilar Revuelta - Il labirinto del fauno
Rick Heinrichs e Cheryl Carasik - I Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma
Nathan Crowley e Julie Ochipinti - The Prestige

Migliori costumi
Chung Man Yee - La guerra dei fiori rossi
Patricia Field - Il diavolo veste Prada
Sharen Davis - Dreamgirls
Milena Canonero - Marie-Antoinette
Consolata Boyle - The Queen

Miglior trucco
Aldo Signoretti e Vittorio Sodano - Apocalypto
Kazuhiro Tsuji e Bill Corso - Cambia la tua vita con un Click
David Martí e Montse Ribé - Il labirinto del fauno

Migliori effetti speciali
John Knoll, Hal T. Hickel, Charles Gibson e Allen Hall - I Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma
Boyd Shermis, Kim Libreri, Chas Jarrett e John Frazier - Poseidon
Mark Stetson, Richard R. Hoover, Neil Corbould e Jon Thum - Superman Returns

Migliore colonna sonora
Gustavo Santaolalla - Babel
Thomas Newman - The Good German
Philip Glass - Diario di uno scandalo
Javier Navarrete - Il labirinto del fauno
Alexandre Desplat - The Queen

Miglior canzone
"I Need to Wake Up", parole e musica di Melissa Etheridge - An Inconvenient Truth
"Listen", musica di Henry Krieger e Scott Cutler e parole di Anne Preven - Dreamgirls
"Love You I Do", musica di Henry Krieger e parole di Siedah Garrett - Dreamgirls
"Our Town", parole e musica di Randy Newman - Cars - Motori ruggenti
"Patience", musica di Henry Krieger e parole di Willie Reale - Dreamgirls

23 gennaio 2007

Due al prezzo di uno




La foto è quella di Un'ottima annata - A good year perché ho visto anche questo film oltre a Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi e voglio recensirli entrambi (puro delirio in stile Dr. House) !!!
Un'ottima annata - A good year l’ho inseguito per tutto il periodo natalizio senza mai riuscire a vederlo, quando ormai ero rassegnato a vederlo in DVD è successo un imprevisto (adoro gli imprevisti, molto più delle probabilità) e… era meglio se continuavo a sperare!!! L’ultima fatica del buon Ridley è un filmino leggero come un calice di prosecco… da 3 euro! Tutto troppo sussurrato, niente sentimento né passione, solo tanto mestiere. Il padre di Alien sembra aver girato questo film per giustificare tre mesi in Provenza, tutto molto curato, ben fotografato. Se non fosse un suo film l’avrebbero programmato su Rete 4 il sabato pomeriggio. Un’altra occasione mancata.

E Manuale d’amore 2?

Carino!

La struttura a capitoli dà la possibilità a Giovanni Veronesi di usare registri e strutture diverse per ogni episodio e questo da vigore al ritmo del film. Gli episodi che mi hanno divertito di più sono i primi due, ho veramente riso a crepapelle, specialmente sul primo intitolato Eros. Sorvoliamo sulle interpretazione di Monica Bellucci (non a caso, nell’unico film diretto dal marito Vincent Cassel, lei interpreta una muta) e Riccardo Scamarcio e consegniamo la palma di attore comico a Dario Bandiera che, da caretterista perfetto, fa del suo personaggio al colonna portante dell’episodio.Il capitolo che mi è piaciuto meno è quello intitolato Il Matrimonio dove Sergio Rubini e Antonio Albanese interpretano due omosessuali nel modo più stereotipato possibile, facendo dei due personaggi due macchiette indigeste. Il film è comunque godibile e le due ore scorrono via lisce e veloci. Aspettiamoci almeno un terzo film della serie visto che in 3 giorni di programmazione Manuale d’amore 2 ha già incassato sei milioni di euro. Viva l’amore!!!

20 gennaio 2007

Un nuovo inizio

Ho deciso di smettere di scrivere su "Appunti" perchè non mi sentivo rispettato.
Più volte hanno cambiato i titoli dei miei articoli sostituendoli con altri che non avevano niente a che fare con i contenuti. Ogni volta ho fatto notare loro che la cosa mi dava fastidio ma è stato tutto inutile, la redazione ha continuato a farlo. Visto che da un anno scrivo puntualmente le mie critiche senza percepire un centesimo, ho l'insana pretesa che il mio lavoro venga rispettato. Il cambio del titolo della recensione di "Apocalypto" rendeva quasi incomprensibile il suo contenuto. Questa ennesima mancanza di rispetto e la pubblicazione a fianco del mio pezzo della presentazione di "Casinò Royale" (film da me recensito la settimana precedente), mi hanno fatto decidere di terminare la mia collaborazione con il settimanale.

Quest'anno passato "a dire la mia" sui film visti ha riacceso la mia passione per la settima arte. Non mi va di smettere per colpa di quattro cafoni!!!
HO DECISO, continuerò a dire quello che penso dal web (Beppe Grillo docet), non solo una volta la settimana ma ogni volta che ne avrò voglia!!! Adesso mi sento meglio. Trasformerò questo blog da spazio di riflessione personale a spazio di riflessione sulla passione che mi ha trasmesso mio padre: il cinema.

Cominciamo!!!

Ho visto La ricerca della felicità la settimana scorsa e mi è piaciuto. Will Smith è bravo, misurato, credibile in ogni inquadratura, riesce a rendere perfettamente la caduta nel baratro del suo personaggio emozionamdosi ed emozionando. Proprio bravo!!! Ha ragione il regista Gabriele Muccino (scelto personalmente da Will Smith qui in veste anche di produttore esecutivo) quando afferma che la storia di Christopher Gardner potrebbe essere ambientata in ogni paese del mondo. Il film parla di sconfitta, di orgoglio, di volontà e d'amore. La sconfitta è quella che subisce il protagonista, costretto per un breve periodo a passare la notte nei dormitori per senzatetto. L'orgoglio e la volontà sono quelli che gli permettono di rialzarsi e continuare a camminare a testa alta. L'amore è quello che Christopher Gardner prova per il figlio, un amore totale ed incondizionato che lo sostiene nei momenti più bui. Se vi è piaciuto e volete gustare un altro film del bel Muccino potete noleggiare l'osannato L'ultimo bacio (del quale è gia uscito in america il remake dal titolo The last kiss) oppure, se ci riuscite, pappatevi Come te nessuno mai, esordio attoriale del fratellino del regista Silvio. Film fresco e divertente che si snoda nell'arco temporale nei tre giorni di occupazione di un liceo romano. Guardarlo mi ha fatto sorridere.
Domani pomeriggio sarò al buio della sala del cinema Eden per vedere Manuale d'amore 2, poi vi dirò se è all'altezza del primo episodio.
Prima di chiudere una nota tecnica, la foto che vedete sopra è uno sfondo per il vostro PC, se volete usarla basta che la clicchiate con il tasto destro del mouse scegliendo l'opzione "salva immagine col nome" che apparirà sul menù a tendina.

'Notte.