28 maggio 2012

Aspettando gli “Uomini in Nero”



Ho visto due film, molto diversi tra loro, che però mi sono piaciuti. Il primo è il tassello mancante per completare la decina dei film candidati al premio Oscar di quest’anno: Molto forte, incredibilmente vicino di Stephen Daldry; il secondo, tratto da un romanzo di successo è Il pescatore di sogni di Lasse Hallström. Andiamo per ordine. L’ultimo film di Daldry mi incuriosiva molto: un tredicenne come protagonista, la tragedia dell’undici settembre di nuovo sullo schermo e un regista di tutto rispetto alle redini. Se poi ci aggiungete che in America non è stato un gran successo è quasi un obbligo vederlo!!! Che mi è piaciuto già lo sapete, non mi resta che dirvi perché. Un buon 60% è merito di Thomas Horn che, a dispetto della sua giovane età, è veramente bravo e credibile nel tratteggiare un ragazzo preso a calci dalla vita; un 15% è merito del regista, non indugia mai sulle situazioni strappalacrime e riesce a farci sentire tutti tredicenni; il rimanente 15% lo divido tra Jonathan Safran Foer, autore del romanzo e Eric Roth, grande sceneggiatore.
Il pescatore di sogni è una commedia tratta dal best seller Pesca al salmone nello Yemen di Paul Torday. Hallström ci mette del suo per rendere un po’ favoleggiante il tutto, Ewan McGregor e Emily  Blunt fanno il loro mestiere, una bella shekerata e la bibita è servita!!! Non aspettatevi grandi disquisizioni filosofiche: è una commedia che diverte e offre qualche spunto per riflettere… lusso puro!!!
Per tutti i Braghi: vi aspetto venerdì 1 Giugno per la visione comunitaria di Men in Black III in un MERAVIGLIOSO 2D!!!


13 maggio 2012

Cronache di Supereroi



Era il 1999 quando dal web partiva la più grande operazione marketing mai tentata per un film. La pellicola in questione, The Blair witch poject costò pochissimo, incassò tantissimo e innaugurò un nuovo modo di fare cinema contaminato dal video. Nel 2008 Cloverfield spostò ancora più in là il confine: Matt Reeves dimostrò che si poteva fare un film, che sembrava una ripresa video amatoriale, incentrato su un mostro alieno senza mostrarlo mai. Ormai il finto documentario è definitivamente sdoganato, mancavano solo i supereroi!!! Qui entra in scena Josh Trank, ventisettenne losangelino, che dirige Chronicle, finto documentario con pochi soldi e tante idee su tre amici che, grazie a misteriose radiazioni, diventano potentissimi telecineti. Gli ingredienti cari ai comics ci sono tutti: il nerd sfigato e maltrattato, il figo sbruffone ma sotto-sotto di buon cuore, il fascino del lato oscuro, l’identità segreta e via andare. L’operazione è interessante, un po’ grezza ma interessante. Sicuramente da vedere per l’originalità della messa in scena e la parsimonia nell’uso degli effetti digitali. Josh Trank da tenere d’occhio. Voto 7-.

06 maggio 2012

Non è tutto oro quello che luccica



La Francia impazza sugli schermi italiani ma… non è tutto oro quello che luccica!!! Ho visto Gli Infedeli, film ad episodi con  Jean Dujardin e Gilles Lellouche che li interpretano tutti. Sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio, alcuni episodi sono divertenti (su tutti vince quello degli Infedeli anonimi) altri abbastanza noiosi. Il voto finale è un 6 risicato dovuto solo alla bravura di Dujardin: la gamma espressiva di questo attore è veramente impressionante!!! Vorrebbe essere un omaggio ai film ad episodi italiani degli anni ’60 ma, a questa pellicola, manca la cattiveria e la maestria di Risi o Monicelli. La confezione non è male ma il contenuto…
Altri film in breve:
The rum diary – Cronache di una passione di Bruce Robinson con Johnny Depp. Tratto dal romanzo di Hunter Stockton Thompson (Paura e delirio a Las vegas) è ambientato a Porto Rico  negli anni ’60. Speravo in atmosfere fumose e sudaticce, colori accesi e sceneggiatura brillante e delirante. Niente di tutto questo il film è piuttosto noioso e banale e si merita un bel 5.
Hunger Games di Gary Ross. Sorta di novello Rollerball in salsa reality, molto scontato e piuttosto noioso. Voto 5. Siamo ad anni luce dalla profondità e spessore del bellissimo film di Norman Jewison, Rollerball è l’affermazione dell’uomo contro il sistema, contro il potere che annulla e fagocita ogni cosa. Se non l’avete mai visto avete perso un capolavoro assoluto.