16 dicembre 2007

Il tempo è tiranno

Venerdì 7 dicembre in compagnia di altri 7 prodi ho visto Hitman, film tratto da un famoso videogioco. Dovrei fermarmi qui, perché potreste dirmi: ma chi te l’ha fatto fare? Più che giusto ma… vi stupirò con effetti speciali e cose mai viste!!! Bando alle ciance, ho visto il film e non ho neanche vomitato, forse avevo talmente abbassato le mie aspettative che non l’ho trovato tremendo come credevo. Non fraintendetemi, Hitman merita una visione su Italia 1 la domenica pomeriggio, ma non entra nella classifica dei peggiori film perché si lascia guardare. La sceneggiatura devono averla scritta su un post-it ma non annoia mai e questo è pur sempre un pregio. Purtroppo il tempo a mia disposizione termina qui, ho solo un minuto per dare i voti a due film che ho visto nei giorni scorsi:
Tideland – il mondo capovolto di Terry Gillian: 7-
The Matador di Richard Shepard: 7
Un Nonno sempre di fretta

02 dicembre 2007

Factory Girl: la storia di una povera ragazza ricca

Ho guardato Factory Girl per due motivi, il primo è che sono molto incuriosito dagli anni ‘60, il secondo è che me ne aveva parlato la Frangy (alimentando la mia curiosità). Premetto che non è un gran film, tutto è abbozzato e la discesa all’inferno della protagonista è troppo banale ma… mi ha emozionato. A questo punto dovrei dire che mi è piaciuto oppure no? Far prevalere il critico o l’uomo? Quando un film riesce a toccare le corde del cuore è bello o per essere definito tale deve essere ben scritto, ben diretto e ben interpretato? Non riesco a rispondere a queste domande forse dovrebbero aiutarmi i miei assidui commentatori, indipendentemente dalla visione di questo film.
Quando guardo dei biopic mi succede di appassionarmi alla vita dei protagonisti e così mi fiondo sulla rete e faccio ricerche. Lo so, sono malato!!! Di Edie Sedgwick (nel film interpretata da una intensa Sienna Miller) ho scoperto che oltre ad essere stata la musa ispiratrice di Andy Warhol e l’amante di Bob Dylan (!?!?), è stata una vera icona di stile per la New York degli anni ’60. Anche lei, come molti altri, “bruciò la candela da entrambi i lati” e finì la sua vita a soli 28 anni. Ma per diventare delle “Icone” bisogna morire giovani? Altra domanda a cui spero qualcuno risponderà?
Un Nonno dubbioso!!!