29 aprile 2012

L’attesa è finita!!!



Sono quattro anni che lo aspetto, dalla scena finale di Iron Man quando Nick Fury (Samuel L. Jackson), reclutò Tony Stark (Robert Downey Jr.) come primo Vendicatore. Ne è valsa la pena? Direi proprio di si!!! Non fosse altro per la grande partecipazione alla serata (eravamo in quindici, che saluto), iniziata con l’aperitivo, passando per un’ottima pizza, entrando nel vivo in sala e terminardo con le solite cazzate!!! Ma com’è The Avengers? Veloce, divertente (Hulk è un fine umorista), ben diretto e con una sceneggiatura credibile. Voto 7+. Per i curiosi: vi consiglio di rimanere fino alla fine perché viene svelato il prossimo tassello e il personaggio è (clicca qui se vuoi saperlo).
Sabato sera grazie alle mie conoscenze (indice di Pataccosità: 120%) ho potuto visionare, sprofondato nel mio comodissimo divano, Polesine Bastardo, ultima fatica di Michele Pezzolato e della Taiant Pictures. Trovo che Michele sia cresciuto in questi anni, la sua regia è veramente di qualità: BRAVO!!! Il film è divertente (come sempre), un passo avanti rispetto a Nutriaman in tutti i sensi. Se volete saperne di più cliccate qui.


16 aprile 2012

Battaglia navale?



Ebbene si, lo ammetto: ho visto Battleship!!! Ero indeciso fino all’ultimo e poi... ho ceduto e sono andato a vederlo col mio fratellino (a dire la verità ce l’ho trascinato “a mio fratello”). Com’è sta battaglia navale? Tutto già visto: Effetti speciali (Transformers), trama (Indipendence day), plot narrativo (Pear Harbour e altri mille e mila film di guerra) e per finire la battaglia navale che, per sedare ogni dubbio da dove il regista Peter Berg abbia preso l’ispirazione, si svolge di notte usando boe per la segnalazione marina con codici tipo “F23” (colpita e affondata). La mancanza di idee del cinema americano fa accapponare la pelle!!! Voto 5.
Con mia sorella e mia nipote (loro non le ho trascinate) sono andato a vedere Biancaneve di Tarsem Singh. Prima di proseguire devo confessarvi che mi sono sempre piaciute le favole. Da bambino con i mie fratelli, passavamo pomeriggi interi ad ascoltarle dal nostro bellissimo mangiadischi arancione, sfogliando i bellissimi libri illustrati. Ora, a 50 anni compiuti, leggo i fumetti di Fables creati e scritti da Bill Willingham dove, i personaggi delle favole, vivono a New York. Potevo perdere questa versione riveduta e corrotta di Biancaneve? Assolutamente no!!! Ma com’è sto film, vi sarete chiedendo? Caruccio, costumi stupendi e rilettura della favola abbastanza originale. C’è pure una feroce critica alla socetà americana per niente velata. Voto 6 ½.


09 aprile 2012

Vive la France!!!



Dopo The Artist e Quasi Amici è iniziata la pioggia di film francesi: che gioia!!! Piccole bugie tra amici di Guillaume Canet ci giunge con molto ritardo (è del 2010) ma come una brezza primaverile che rinfresca e scompiglia i capelli. Un omaggio a Il Grande Freddo, capolavoro di Lawrence Kasdan a quasi trent’anni dall’uscita in sala. Le analogie con la pellicola americana sono molteplici: un gruppo di amici quarantenni riuniti sotto lo stesso tetto, la paura per il futuro, l’amarezza per la gioventù ormai perduta e il dolore per un amico assente. Temi che non cambiano mai, che ci regalano spunti per discussioni e riflessioni. Se non l’avete visto vi consiglio caldamente di recuperare Il Grande Freddo e anche di vedere Piccole bugie tra amici, due film che faranno bene alla vostra anima e un po’ anche al vostro cervello: grandi interpreti, dialoghi intelligenti e divertenti, ben girati e anche ottimamente diretti. Il Grande Freddo: Voto 9. Piccole bugie tra amici: Voto 7+.

05 aprile 2012

02 aprile 2012

Sono Vivo!!!



Questa volta il ritardo nel recensire non è imputabile a me: sono stato in fiera a Milano tutta la settimana a fotografare due modelle (C. e M. che saluto), poi mi sono riposato mooooolto ed ora sono pronto!!!
Magnifica presenza di Ferzan Özpetek. Carino, Elio Germano sempre più bravo. Mi fermerei qui perché, l’ultima fatica del regista di Istanbul, non è un capolavoro, è un operina leggera che si lascia vedere senza emozionare troppo. Speravo in qualcosa di più incisivo e coinvolgente!?!?!? Voto 6+
Il mio migliore incubo di Anne Fontaine. Dopo il successo di Quasi Amici i distributori italiani si sono accorti che oltralpe si realizzano un sacco di pellicole, molte delle quali, di qualità. Con questa commedia la regista e sceneggiatrice Anne Fontaine ritorna sul tema della differenza di classe fra una gallerista dal cuore di ghiaccio (Isabelle Huppert) e un tuttofare donnaiolo ed ubriacone (Benoît Poelvoorde). Chiaramente il finale è scontato ma la sceneggiatura è tutt’altro che banale. Voto 7-