30 aprile 2009

Lunga vita a Wolverine


Era il lontano 1974 quando sul numero 181 di Hulk faceva la sua apparizione il personaggio di Wolverine, l'anno dopo faceva parte della nuova squadra degli X-Men. Nel 1988 debutta su un albo tutto suo (la serie continua ancora), le sue origini furono svelate in una miniserie solo nel 2001. Da 35 anni Logan/Wolverine (vero nome James Howlett) è sempre stato un personaggio avvolto nel mistero, mistero che ha contribuito a sancirne il successo mondiale. Pescando a piene mani da due miniserie storiche, Weapon X e Wolverine the origins, il regista Gavin Hood porta sul grande schermo la vita e le gesta dell'Artigliato canadese svelandone tutti i segreti. Voluto fortemente da Hugh Jackman, il regista di origini sudafricane premio Oscar per Il suo nome è Tsotsi, tinge di tinte forti e colori caldi un film che ha il pregio di bilanciare bene azione e narrazione. Non siamo ai livelli de Il Cavagliere oscuro o di Iron Man ma il livello è sicuramente buono e i personaggi ben delineati. Su tutti svetta Victor Creed/Sabretooth interpretato con malvagia maestria da Liev Schreiber. X-Men le origini - Wolverine è solo il primo di una lunga serie di pellicole sui supereroi Marvel che invaderanno lo schermo da qui al 2012 cominciando con Iron Man 2 il prossimo anno, continuando con Capitan America, Thor, X-Men le origini - Magneto e Spider-man 4 nel 2011 e concludendo con I Vendicatori. Una vera scorpacciata!!!

15 aprile 2009

Duplicity


Duplicity è un gioco di scatole cinesi, con un pizzico di glamour, condito in salsa agrodolce. Gilroy torna alla regia dopo Michael Clayton, lo fa con un cast di tutto rispetto e con due protagonisti (Clive Owen e Julia Roberts) che avrebbero dovuto fare scintille. Invece... sono un po' sottotono, rispecchiano l'aria stantia che si respira in tutto il film. La trama, che procede avanti e indietro nella linea temporale, dovrebbe svelare particolari rivelatori e invece riesce a malapena a tenere vivo l'interesse. La regia ha un unico vero pregio: i magnifici titoli di testa dove, i due antagonisti (Tom Wilkinson e Paul Giamatti), si azzuffano in un rallenty sublime. Vedibile senza troppo impegno. Voto 6+

Prima di lasciarvi un saluto a Fabio, grande bassista pervaso di ironia, porta il sorriso ovunque tu sia. Fai buon viaggio.

06 aprile 2009

Molto meglio i Mostri


Non riesco a farne a meno, quando esce un film in 3D devo vederlo. Sarà il bambino che è in me che è sempre bello sveglio o forse è l'arteriosclerosi che inesorabilmente sta macinando i miei neuroni? Non lo so, so solo che se posso io me li sparo tutti!!!
Parto con lo sproloquio.
Accorato e divertito omaggio ai film di fantascienza degli anni '50 (potremo fare un giochino a chi ne riconosce di più), il team della Dreamworks confeziona un filmetto niente male questa volta. Ci sono molti elementi che si prestano a lezioncine morali: niente bombe atomiche, meglio i motri; un presidente similBush scemo al punto giusto; la paura della diversità; il femminismo... tutta robetta!!! Come accade sempre più spesso, queste pellicole sono più adatti ad un pubblico adulto che ai bambini; sono troppo pieni di significati e indizi sparsi un po' ovunque. Per diradare ogni dubbio il film è divertente, tutto quello che ho scritto prima era solo l'ennesima spataccata!!!
Un Nonno sempre più vecchio!!!