28 settembre 2008

Coen mon amour


Ce l’ho fatta, in compagnia della mia dolce mogliettina (che saluto) sono andato a vedere Burn After Reading - A prova di spia dei fratelli Coen. Il film è divertente ed irriverente come altre due pellicole dei fratelli di Minneapolis: Fargo e Il grande Lebowsky, siamo dalle parti della commedia dell’assurdo con personaggi e situazioni al limite del farsesco. I Coen sono stati bravissimi nella scelta del cast, sul quale svetta uno strepitoso Brad Pitt che interpreta lo stralunato Chad in maniera divertente e divertita. La critica ai metodi della CIA è feroce e, sempre con il sorriso sulle labbra, ci obbliga a porci delle domande su come questa agenzia si abituata a risolvere problemi ben più grossi di quelli narrati nel film.
Come mi è già successo la settimana scorsa ad un buon film ne accoppio uno mediocre, ho visto anche Sfida senza regole - Righteous Kill di Jon Avnet, con Bob De Niro e Al Pacino. Sulla carta doveva essere un poliziesco coi fiocchi, due dei più grandi attori viventi che recitano insieme e invece niente da fare. Il film è banale, noioso e mediocre su tutti i fronti, i due mostri sacri sono appena decenti e tutto è già visto e rivisto un sacco di volte. L’unico guizzo è nel finale che riesce a spiazzare noi spettatori che pensavamo di aver già capito tutto. Film da vedere in TV se proprio non c’è niente di meglio.
Prima di chiudere un pensiero a Paul Newman che purtroppo ci ha lasciato, era l’ultimo dei grandi che hanno fatto la storia del cinema: buon viaggio Paul.


14 settembre 2008

Hancock: eroe a metà

Non mi stancherò mai di ripeterlo: perché gli americani fanno un sacco di film dove la prima parte è divertente e la seconda moralista a livello quasi imbarazzante? Perché hanno paura di rischiare finali senza happy end? Ai “Poster” l’ardua sentenza, io mi accontento di critica-tritare il filmetto di turno: Hancock.

Le premesse di questo Superhero movie erano interessanti, trailer molto divertente e pieno di effetti speciali e incassi milionari oltreoceano…. tutto fumo negli occhi!!!

Hancock parte molto bene, il protagonista è un supereroe sempre ubriaco che combina più danni che buone azioni e si comporta da grandissimo str….zo in ogni occasione. L’incontro con un PR gli da l’opportunità di migliorare la propria immagine pubblica. Fin qui tutto fila liscio, bella l’idea di un supereroe alla “Ralph supermaxieroe”, imbranato e pasticcione che non riesce a dosare i poteri e combina sempre guai. Mi è piaciuta anche l’idea di trattare Hancock come un campione sportivo con tanto di PR che gli insegna a parlare e comportarsi in pubblico. Poi il nulla a parte gli effetti speciali veramente grandiosi, manca persino il cattivo di turno. Non esiste un eroe senza la sua nemesi, non può esistere il bene senza il male (unbreakable docet), non può essere l’ammore l’unica cosa che ci rende più deboli!!!

Peter Berg ci aveva bene impressionato con The Kingdom, in questo film si limita a fare il suo lavoro senza infamia e senza lode, fagocitato da una produzione milionaria.

Voto 6-.


06 settembre 2008

Meglio abbondare…

Vi ho lasciato riposare per 4 settimane, non vi ho tediato con le mie recensioni…ADESSO BASTA!!!
Mentre pensavate di esservi liberati di me, ho visto un sacco di film e ora, in modo conciso ma deciso, dirò la mia su tutti. Niente classifiche, tutto in ordine sparso: viva l’anarchia e la libertà!!!
Kung Fu Panda: Divertente omaggio ai film di arti marziali con scene che fanno veramente scompisciare dalle risate. Voto 7½.
X-File – Voglio crederci: c’è poco “X” in questa seconda puntata delle avventure di Mulder e Scully, sembra una brutta copia di Seven. Voto 6.
Onora il Padre e la madre: lucida, violenta e cinica discesa all’inferno di due fratelli che per denaro commettono il peggiore dei peccati. Grande Lumet. Voto 8.
Non mi scaricare: titolo italiano orrendo (l’originale è Forgetting Sarah Marshall) per una gradevole e divertente commedia sentimentale. Voto 6½.
Lost in translation – L’amore tradotto: lo so che è uscito nel 2003, l’ho finalmente visto e mi è piaciuto moltissimo, pochi altri registi sono riusciti a rendere così bene la solitudine sullo schermo. Voto 8½.
Potrei andare ancora avanti… ma anche no!!!

01 settembre 2008

Ho fatto troppe foto!!!

Ho scattato 1200 foto del viaggio sul suolo americano e ho finito adesso di dividerle e selezionarle. Ho dovuto posporre il cinema ma... ne valeva la pena!!!
Se domani sera ho un po' di tempo vi parlerò di Onora il padre e la madre, Non mi scaricare, Kung fu panda...
Il tempo è sempre tiranno!!!
The Grandfather