27 giugno 2008

Estate tempo di Re-wind

Quando il caldo si fa sentire come in questi giorni, scatta in me un meccanismo strano e sono costretto a rivedere vecchi film. Non so se è colpa dell’afa o della penuria di uscite estive, so solo che è una cosa che faccio ogni estate e che mi piace pure molto. Complice una serata in compagnia di mia mamma ho rispolverato dalla mia collezione La vita è meravigliosa di Frank Capra. Tralasciando i commenti sulla semplicità dei dialoghi e delle soluzioni narrative, mi concentrerò sui sentimenti che questo film, girato oltre sessant’anni fa, riesce ancora a smuovere: ebbene si, il coriaceo e cinico Nonno si è commosso come un bambino alla fine del film quando tutti si stringono attorno al protagonista dimostrandogli tutta la loro solidarietà. Questo potere di passare indenni attraverso cambiamenti di mode e gusti è di pochissimi film, quelli che riescono a parlare direttamente al cuore. Non è che mi starò rammollendo?


21 giugno 2008

Verde di rabbia

Hulk non è mai stato uno dei miei personaggi preferiti nell’universo Marvel, non sono mai impazzito per la dicotomia insita nel personaggio, questa sorta di Mr. Hyde Ho iniziato a leggere le nuove storie del Gigante di giada e ho cominciato ad appassionarmi alla vita di questo personaggio per niente stupido e molto più profondo di quello che avevo sempre pensato. Lungo preambolo per dare il giusto lustro al film che ho visto insieme alla compagnia della Braga in grande spolvero, la formazione era così composta: Alessiuccio, Dadino, Farfy, 10ans, Geppippetto, Enrico, Niko detto anche Faccia di Ka, Elena e il sottoscritto. Tutti insieme appassionatamente ad appassionarci alle gesta di Bruce Barner (Edward Norton) che fa di tutto per essere lasciato in pace ma non ci riesce perché l’esercito degli USA lo reclama come arma di sua proprietà. Anche questa volta la Marvel, qui anche in veste di studio di produzione, non perde occasione per criticare l’amministrazione americana per come trasforma tutto in un arma calpestando cose e persone per raggiungere i propri scopi.
Ma com’è L’incredibile Hulk?
Carino. Aggettivo non proprio adatto per descrivere un film su un mostruoso gigante verde ma giusto per dare l’idea di come sia questa pellicola, molto più adrenalinica del primo Hulk ma sempre con la giusta dose di risvolti psicologici. Un film divertente, con dignitosi effetti speciali e che dura un’ora e trequarti…cosa desiderare di più? Un Tucano!!!


14 giugno 2008

Mai sfidare un cineasta!!!

La settimana scorsa Nik e i suoi folletti mi hanno accusato di andare a vedere dei filmacci… mai sfidare un cineastacagaalto!!! Prima di dare inizio alla spataccata volevo riaffermare il ruolo sociale di questo blog: io mi sacrifico per tutti i miei nipotini affinché possano evitare le Ca…te e crescere accompagnati da film che fanno bene alla loro anima. Detto questo beccatevi questi film, rigorosamente in ordine di merito.

Lascia perdere, Johnny! opera prima come regista di Fabrizio Bentivoglio è un film nostalgico sugli anni ’70 nella provincia Casertana. L’affresco di Bentivoglio è affettuoso e divertente, si sofferma sui dettagli e nello stesso tempo non perde mai di vista la globalità della storia: un esordio coi fiocchi, voto 8.

Certamente, forse l’ho guardato perché me ne aveva parlato bene la Frangy (che saluto) e devo dire che sono pienamente concorde con colei che frange il pane. Quello che sulla carta sembrerebbe una banalissima commedia romantica si rivela essere un film divertente ed originale. L’originalità sta tutta nella struttura della pellicola che stravolge i normali canoni della commedia trattandola come fosse un thriller, il racconto si dipana seguendo i canoni classici del giallo, rivelando indizi che spesso spiazzano lo spettatore. Veramente originale, voto 7 ½.

L’abbuffata di Mimmo Calopresti mi ha incuriosito perché è l’ennesimo film nel film: tre amici di Diamante, paesino calabrese, vorrebbero girare un film e riescono, dopo molte insistenze, a coinvolgere nel progetto un attore famoso e un regista in crisi creativa. Il soggetto sembrava interessante il risultato un po’ meno, tutto troppo farsesco e noioso per essere coinvolgente, mancano i contenuti e le presenze che lasciano il segno. Voto 6 (per l’atmosfera).

Un Nonno troppo patacca!!!

08 giugno 2008

A volte mi chiedo...

A volte mi chiedo perché gli americani sentono il bisogno di portare sul grande schermo i telefilm che hanno successo in TV. Quasi mai uno spettacolo divertente per venti minuti dilatato a due ore diverte allo stesso modo. Spessissimo è una martellata nei co…ni o una cazzata colossale, in ogni caso un film da dimenticare.
Sex and the City appartiene alla prima categoria, dopo mezz’ora comincia a martellare e non smette più fino alla fine che giunge un’ora e trequarti dopo!!!
Non si può portare sul grande schermo un telefilm irriverente ed intelligente come Sex and the City e non aggiungere altro che cambi d’abito e lacrime, speravo di veder approfonditi i personaggi o scoprire qualcosa che non sapevo e invece niente di niente, hanno girato l’ultima noiosissima e lacrimevole puntata senza aggiungere nulla. Un altro film da evitare!!!