30 marzo 2008

10.000 volte meglio Cronerberg

Personalmente considero Roland Emmerich un tecnico degli effetti speciali, in tutti i suoi film (Indipendence day, The day after Tomorrow) ne fa larghissimo uso. Tutto il resto è banalità all’ennesima potenza, tutto prevedibile e scontato, al limite del ridicolo. Anche in 10.000 A.C. non si smentisce, confeziona una pellicola frullando insieme Apocalypto, La guerra del fuoco e Jurassic Park spruzzando il tutto con un happy end veramente imbarazzante. Il film è noioso come una partita di biliardo senza audio, l’unica cosa da salvare sono gli effetti speciali che dopo un po’ vengono inghiottiti nel buco nero dell’apatia. Accettate un consiglio: lasciate perdere.
Molto, molto, molto, molto, molto, ma molto meglio l’ultima fatica di David Cronenberg che sembra aver ritrovato la vena creatriva. La promessa dell’assassino è veramente bello!!! Lucido, violentissimo, tenero e spietato: emoziona e pietrifica in ogni fotogramma. Viggo Mortensen è bravissimo nel delineare un personaggio dalle mille sfaccettature. Insieme ancora una volta dopo il notevole History of violence, Cronerberg e Mortensen fanno scintille sul grande schermo alternando momenti di immobile quiete ad altri di una violenza assoluta. Se l’avete perso al cinema avete il dovere morale di noleggiarlo in DVD. Mi ringrazierete!!!

24 marzo 2008

Qual è il paese per i vecchi?

Premiati da una pioggia di Oscar scintillanti i fratelli Coen sono di fatto la coppia d’oro del cinema americano. Con Non è un paese per vecchi vincono le tre statuette più ambite: miglior film, miglior regia e miglio sceneggiatura non originale: bravi fratellini!!!
Il film è sconsigliabile a chi è debole di stomaco ed è lontano anni luce dalle atmosfere stralunate de Il grande Lebowski (che considero il loro capolavoro). Niente humor nero, solo un escalation di violenza che ricorda l’angelo della morte: non c’è pietà per nessuno. Javier Bardem, nei panni del killer psicopatico Chigurh, balza al primo posto della lista dei cattivi e si merita assolutamente l’Oscar come miglior attore non protagonista.
Potrei andare avanti a scrivere ancora ma non potrei fare meglio di Dolce, quindi vi consiglio vivamente di leggere la sua recensione a questo link
http:/blog.libero.it/CineMiAmo/4266654.html

16 marzo 2008

I padroni della notte

Dopo una settimana di forzata astinenza (sono stato a Milano per lavoro) sono tornato a casa e, in compagnia della mia dolce metà, sono andato al cinema a vedere I Padroni della notte di James Gray. La trama è molto semplice: Bobby Green (Joaquin Phoenix) ha deciso di non seguire le orme paterne e gestisce El Caribe, un leggendario locale di Brooklyn. Si è cambiato il cognome e tiene nascosto il suo legame con una lunga serie di affermati poliziotti di New York. Ma siamo nel 1988 e nella Grande Mela il mercato della droga è in forte crescita. Bobby cerca di mantenere le distanze dal gangster russo che vende droga fuori dal suo locale ma le indagini del fratello Joseph (Mark Wahlberg) e di suo padre (Robert Duvall), lo costringeranno a scelte durissime. La storia c’è, è la regia che non convince, mancano profondità e spessore a tutti i personaggi e ci costringe a qualche sbadiglio. Peccato.
Volete un vero poliziesco, noleggiatevi The Departed. Il film si insinua nell’animo umano per capire fino in fondo come siamo fatti, fino a che punto possiamo arrivare. Il bene e il male hanno la stessa faccia da bravo ragazzo, sono entrambi coperti di menzogna e alla fine si mescolano lasciando lo spettatore spiazzato e attonito di fronte a tanta violenza. The Departed è anche una lezione di vita, un pugno nello stomaco che ci obbliga a guardare il mondo visto attraverso gli occhi del regista, un mondo cinico e senza speranza dove bene e male soccombono. Un Capolavoro assoluto. Hasta la vista.


02 marzo 2008

Saltellando in giro per il mondo

Chi non vorrebbe svegliarsi la mattina e, dopo aver fatto colazione con un bel croissant caldo in un bistrot di Parigi, fare quattro passi per Rodeo Drive a Beverly Hills, pranzare in un ristorantino a Piazza Navona, schiacciare un pisolino sotto una palma a Maui e per cena sgranocchiare i famosi granchi di San Francisco? Il protagonista di Jumper (Hayden Christensen) fa questo tutti i giorni perché è un teleporta, può teletrasportarsi ovunque nel mondo solo guardando una foto. Peccato ci sia la setta dei Paladini che odia a morte la sua specie e faccia di tutto per toglierlo di mezzo. La trama è tutta qui, il film invece si lascia vedere e scorre via, anche grazie agli effetti speciali, veramente “speciali”. A me non è dispiaciuto, di diverso parere qualche componente della Compagnia della Braga che spero commenterà ed esprimerà il suo parere contrario: questo è un blog democratico!!!

Se vi è piaciuto il protagonista dovreste vedere assolutamente L’inventore di favole, film del 2003 in cui il giovane attore da il meglio di se nell’interpretare il giornalista Stephen Glass che, negli anni novanta, fu al centro di uno scandalo giornalistico quando, il direttore del giornale per cui lavorava, scoprì che quasi tutti i suoi articoli erano inventati di sana pianta. Hayden Christensen è bravissimo nel rendere l’insicurezza mista a fascino del protagonista. Se qualcuno dei “Braganti” lo vuole sono disposto al prestito. Un Nonno filantropo!!!