28 ottobre 2007

Piccoli gesti che cambiano la storia

Martedì 23 ottobre abbiamo cambiato il volto e la sostanza della Compagnia della Braga, per la prima volta sono accaduti due eventi memorabili: siamo andati a vedere un cartone animato (in 3D) e le donne erano in maggioranza. Incredibile!!! Sono questi gli eventi che segnano in maniera irreversibile la storia, abbiamo passato il punto di non ritorno.
Andiamo per gradi.
La Compagnia della Braga è nata da un manipolo di appassionati di film di fantascienza che, sprezzanti del pericolo, percorrevano decinaia e decinaia di kilometri per assaporare gli effetti speciali sul grande schermo con tanto di Dolby Digital. Le gentili pulzelle sono sempre state ammesse ma raramente hanno preso parte a questi eventi ludico-fantascientifici (ad eccezione dell’Elenuccia). Erano queste le fondamenta della Compagnia e martedì scorso abbiamo infranto questi dogmi, che succederà ora? Lascio aperta questa discussione e mi concentro sul film che è stato causa di cotanto sconvolgimento: Ratatouille.
Questa volta niente nipotine che facevano da scudo, siamo entrati a testa alta e a testa alta siamo usciti dalla sala, soddisfatti e molto divertiti per aver visto un bel film. Ho visto tutte le pellicole di casa Pixar e nessuna mi ha mai deluso, sia dal punto di vista tecnico che artistico: prodotti di altissimo livello.
Le avventure del topo-cuoco Remy sono coinvolgenti, esilaranti e piene di Morale. Ho messo la lettera maiuscola perché la Morale è sempre sana e positiva, è il moralismo che degrada ed abbruttisce l’anima!!!
È
strano andare a vedere un film indirizzato ad un pubblico giovanissimo e trovarci lezioni di solidarietà, altruismo e rispetto per le aspirazioni personali, dovrebbero essercene di più di pellicole così, tutti i film dovrebbero divertire e far pensare, dovrebbero essere cibo per l’anima.
Come sempre niente trama, solo un voto: 8.
Ho visto anche altri film che non avrò mai modo di commentare per esteso perché il tempo è tiranno quindi farò una piccola pagella a vostro uso e consumo:

Stardust: tanti mezzi e poche idee, voto 5

Zodiac: grande Fincher, voto 8

Vi dichiaro marito e marito: si ride senza scompisciarsi, voto 6 ½

Pathfinder – La leggenda del guerriero vichingo: dire brutto è essere gentili, voto 3

La cena per farli conoscere: leggero con grazia, voto 7.

13 ottobre 2007

Provaci ancora George

Ho visto Michael Clayton, ultima fatica produttivo-attoriale del fascinoso George Clooney un po’ per far contenta la mia dolce metà (che saluto) e un po’ perché mi incuriosiva e, all’uscita della sala, abbiamo concordato per la sufficienza. Il film è d’impegno sociale e il brizzolato George ce la mette tutta ma non riesce a far decollare la sua creatura, troppo lenta e ripetitiva. Non si può cominciare con un flashback e poi riproporre le stesse scene a trequarti del film; non si può neanche fare un preambolo di un’ora e, quando finalmente la storia decolla, finire in fretta e furia, non sta bene!!! Non sta bene neanche che un legal-thriller faccia sbadigliare i poveri spettatori, che ti abbiamo fatto George?
Eppure le tue prove socialmente utili erano state di tutto rispetto: in Good night, and Good Luck te la prendevi col Maccartismo sventolando la bandiera della libertà d’opinione in uno scintillante bianco e nero, in Syriana puntavi il dito contro le multinazionali del petrolio e lo facevi talmente bene da meritarti un Oscar. Cos’è successo? Forse dovevi dirigerlo tu o il tuo socio ed amico Steven Soderbergh (con Erin Brockovich ha vinto l’Oscar) invece dell’esordiente Tony Gilroy, bravo come sceneggiatore ma un po’ scarsino come regista. Forse dovevi chiedere qualche consiglio a Sydney Pollack che di thriller se ne intende (suoi I tre giorni del Condor e The Interpreter). O forse avresti dovuto leggere meglio la sceneggiatura. Comunque ti perdono, sei simpatico e coraggioso, una rarità a Hollywood!!!


07 ottobre 2007

Finalmente!!!

Sono tornato al cinema, ho finalmente iniziato la stagione cinematografica 2007-2008. L’ho iniziata con un film che mi ha divertito molto: Planet Terror di Robert Rodriguez, trentanovenne regista Texano grande amico di Quentin Tarantino. Da cinemaniaco avrei preferito vedere la versione proposta al pubblico inglese e americano di 191 minuti (comprendeva A prova di morte, Planet terror e quattro trailer fasulli) ma a noi non è stato concesso, pazienza.
Per l’occasione si è ricostituita la Compagnia della braga (in versione slim) che al termine della pellicola era spaccata in due: da una parte gli entusiasti (Gepo, Il Ricercatore ed io) dall’altra gli schifati (la famiglia Star e Miss Sposetti). È sempre così con film eccessivi come questo, c’è chi riesce a coglierne l’essenza e chi si ferma all’apparenza. Non è possibile rimanere indifferenti, Planet Terror è talmente sopra le righe che bisogna schierarsi.
Personalmente mi sono divertito (la scena della mini-moto mi ha fatto ridere fino alle lacrime), ho trovato il film talmente assurdo da essere bello, bello perché sporco, sgranato e splatter fino all’inverosimile!!! Robert Rodriguez ha confezionato un gioiellino e lo ha fatto tutto da solo: sono sue sceneggiatura, regia, fotografia, montaggio e colonna sonora. Un vero artigiano!!!
Lunedì 8 Ottobre uscirà il DVD A prova di morte, se volete seguire la follia del Nonno dovreste comprarlo e vederlo dopo aver visto Planet Terror, solo così la vostra esperienza Grindhouse sarà veramente come l’avevano pensata quei due psicopatici di Quentin e Robert.

Penso di aver passato il punto di non ritorno!!!