27 maggio 2007

Che delusione capitano!!!

In compagnia di altri dieci prodi della “Compagnia della Braga” sono andato a vedere Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo, prima di proseguire vorrei ringraziarli tutti per nome: Gepo, Dade e Dadino, Alessiuccio, Elena, Laura, Raffaella, Silvia (4 donne, incredibile!!!), Niko e per finire Mastro Pipaio. Devo ringraziarli perché li ho trascinati a vedere un film INUTILE!!! Tutta colpa di Robert Zemeckis che, nel lontano 1989, inaugurò la moda delle trilogie a puntate, da allora non si può più girare un film con scritto la parola fine al termine della pellicola; non si può più neanche girare un film che duri due ore (questo rasenta le tre)… PERCHÉ???
PERCHÉ SONO DEI VIGLIACCHI!!!
Hanno paura di fare pellicole che non prevedano sequel, è molto più facile e redditizio spalmare su tre film quello che una volta sarebbe bastato per farne uno di novanta minuti. Quello che mi fa incazzare è che cercano di serializzare tutto, come se il cinema dovesse adeguarsi al modello televisivo, dove ci sono soap opera che durano da quarant’anni.
Ci sono sempre stati i sequel, il pubblico si è sempre affezionato ai personaggi che incarnavano eroi senza macchia e senza paura ma tutto era fatto con rispetto!!! Non c’erano film di tre ore lasciati a metà e ripresi un anno dopo senza minimamente prevedere una sorta di flashback, trattando il pubblico pagante del cinema a pesci in faccia!!! Io ho visto i precedenti episodi de I pirati dei caraibi e ho fatto una fatica terribile a seguire la trama del terzo capitolo, regista e sceneggiatori davano per scontato che avessimo rivisto
Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma il giorno prima, sono partiti come una puntata di Beautiful.
Forse non avete capito che Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo non mi è piaciuto molto, nonostante gli effetti speciali veramente strabilianti, il film è un’accozzaglia di scene cucite insieme senza una vera logica. C’è un momento durante lo spettacolo dove uno della ciurma si chiede: “Ma tu pensi che ha un piano oppure che segue l'estro del momento?” Non c’è frase migliore per definire questo film!!! L’unica nota positiva è
Johnny Depp, finalmente ha trovato la misura e riesce ad interpretare il Capitano Jack Sparrow senza cadere nel macchiettistico come era successo nei due episodi precedenti. Accettate un consiglio, aspettate quattro mesi e, se proprio volete farvi del male, noleggiatelo, almeno ogni ora potete alzarvi per sgranchirvi le gambe!!!

23 maggio 2007

Apocalypto: un film di poche parole ma tante idee

Ho cercato di sintetizzare nel titolo quello che penso di Apocalypto e del cinema in generale: una buona idea è il 60% di un bel film, il resto lo fanno il regista e gli attori. Apocalypto potrebbe essere preso come esempio per questa mia teoria: nessun attore famoso, pochissimi effetti speciali e assolutamente invisibili, recitato nell’antichissima lingua Maya “yucateco” (ancora in uso nello Yucatan), sottotitolato. Eppure…è avvincente, coinvolgente, struggente… insomma aggiungete altri duo o tre “ente” se volete ma il risultato sarà sempre lo stesso: UN BEL FILM!!! Dopo La passione di Cristo il “Bel Mel” ci riprova usando, ancora una volta, una lingua pressoché sconosciuta (la parlano in poche migliaia di persone) e riesce ad attirare nelle sale milioni di spettatori che rimangono stupiti di come sia bello vedere un film in lingua originale. Apocalypto parla di famiglia, orgoglio, coraggio e paura, parla di delirio decadente, parla di sacrificio e solidarietà. Lo fa con dolcezza e violenza, una violenza vista in controluce e osservata da vicino, una violenza che permea ogni momento, che non lascia spazio a nient’altro. Apocalypto è un film d’azione dove ogni immagine vale più di mille parole e, nello stesso tempo, è una lucida metafora della società in cui viviamo, dove tutto viene immolato all’unico vero dio: il denaro. Accidenti una pellicola che si presta a due piani di lettura, forse si tratta veramente di un film che varrebbe la pena di vedere?!? Non sprecherò neanche una battuta per raccontarvi la trama, non è importante, dovete fidarvi dei miei amici, a loro è piaciuto!!! Se volete vedere un altro capolavoro del bel americano dagli occhi di ghiaccio, dovreste fare un salto in videoteca e noleggiarvi Braveheart-cuore impavido. Dovrebbero bastarvi i 5 Oscar vinti da questo film ruvido e epico che narra le gesta eroiche e valorose di William Wallace, interpretato dallo stesso Gibson, vissuto verso la fine del XIII secolo in Scozia, per la quale combatté fino alla morte per l’indipendenza dalla corona inglese. Ve lo dirò gentilmente: DOVETE GUARDARLO ASSOLUTAMNTE!!! Chiaro, conciso e cortese.

18 maggio 2007

007: Casino Royale

I primi venti minuti sono un’iniezione di adrenalina purissima poi…la noia ha il sopravvento: due ore e un quarto sono troppe per un film d’azione!!! Non ci può essere una partita a carte che dura mezz’ora!!! È questo il peggior difetto di questo film: è noioso. La lentezza la posso perdonare ad altri tipi di film, ma da 007 pretendo azione e divertimento, cose che in “Casino Royale” languono entrambe. Non fraintendetemi, l’ultima fatica di Martin Campbell la sufficienza la merita, ma non va oltre, colpa anche del catatonico protagonista Daniel Craig, espressivo come un comodino. Ho rimpianto Pierce Brosnan, almeno lui riusciva a dare a James Bond il fascino e l’eleganza che il personaggio esige. Se volete vedere il vero Bond dovreste noleggiare un film a caso (il mio preferito è “Si vive solo 2 volte”) dei sette interpretati da Sean Connery, ancora insuperato agente 007. Spesso confrontarsi coi miti non produce niente di buono.

11 maggio 2007

Aspettando Jack Sparrow

Succede sempre così, quando esce un blockbuster per tre settimane non si riesce più ad andare al cinema. Tutto sembra rallentare per lasciare spazio al grande colossal, escono solo film minori che meritano una visione distratta in DVD una domenica pomeriggio. È in periodi come questi che vado a rispolverare i film che hanno scalfito la mia anima, mi disseto con acqua purissima!!!

Ho cominciato con Amici Miei di Mario Monicelli.

Ho lasciato un po’ di spazio per lasciar stemperare, come si fa con una bottiglia di buon vino, perché è solo così che si può apprezzarne il grado di sapidità (ma chi sono!!!).

Non so se vi è mai capitato di vedere questo capolavoro assoluto della commedia all’italiana, perfetto sotto ogni aspetto, con cinque attori in stato di grazia che riescono a dare un senso compiuto alla parola goliardia, che fanno ridere lasciandoci un retrogusto amaro: LA PERFEZIONE!!!

La trama non ve la racconto, non è importante, ciò che conta in film come questi è riuscire a cogliere tutto ciò che il regista e i quattro sceneggiatori hanno voluto dirci, riuscire a ridere per le battute, le situazioni più assurde orchestrate da questi eterni ragazzi che si rifiutano di invecchiare e vivono ogni singolo giorno con ironia ed irriverenza.

Fatevi del bene, guardate Amici Miei almeno due volte, una sola non basta!!!

Il Nonno.

02 maggio 2007

L’attesa è finita!!!

A tre anni di distanza dal secondo memorabile capitolo torna nei cinema italiani Spider-man con il terzo episodio……..un po’ di suspance è d’obbligo!!! L’ho già scritto innumerevoli volte, sono un ragno fan da quando avevo otto anni. Ho comprato nel 1970 il numero uno dell’Uomo ragno e sono rimasto folgorato dalle avventure di questo supereroe sfigato e con tantissimi problemi. Quando nel 2002 è uscito il primo film dell’Arrampicamuri ho ripreso a leggere i fumetti e oggi sono un lettore assiduo di tutte le testate della casa delle idee. Questo lungo preambolo per dirvi che non sono certo uno spettatore imparziale, potete toccarmi tutto ma non Peter Parker eppure… il mio voto è 6 ½!!!
Che ti è successo Sam? Con Spider-man 2 avevi quasi raggiunto la perfezione e adesso fai un passo indietro. Confezioni uno spettacolo mirabolante senz’anima. Tutto troppo chiassoso, troppi nemici, troppe battaglie, troppa carne al fuoco, è come voler sopperire alla qualità con la quantità. Non fraintendetemi, Spider-man 3 va assolutamente visto al cinema, gli effetti speciali sono INCREDIBILI (soprattutto l’Uomo Sabbia), le battaglie adrenaliniche e perfette, tutto è veramente stupefacente ma… vuoto. È successa la stessa cosa con il terzo film sugli X-men: molto bello il secondo e assolutamente medioche il terzo. Forse la moda delle trilogie, che tanto piace a Hollywood, è giunta al capolinea. Forse troppi elementi narrativi penalizzano la trama e rendono impossibile confezionare un film con un po’ di spessore.
La nota positiva della serata è che La compagnia della Braga si è allargata a dismisura arrivando a toccare quota 16!!! Saluto tutti i confratelli e le consorelle che insieme a me hanno condiviso il piacere di un film visto insieme: una delle gioie della vita!!!
Il solo e autentico Nonno!!!