03 agosto 2007

È iniziata l’estate

Non sto parlando dell’estate meteorologica, questo è un blog di cinema (anche se ultimamente i commenti sono quasi tutti d’ammore), parlo dell’estate in sala, dell’estate che non fa più chiudere per ferie ma non fa neanche uscire film degni di questo nome. E noi, cineasti Caga-alto? Ci tuffiamo sui DVD!!! Quale periodo migliore per vedere film della scorsa stagione che abbiamo perso o rivedere film che abbiamo particolarmente amato?!?
Forte di questa convinzione ho inserito nel mio lettore Letters from Iwo Jima, ultima fatica del grandissimo Clint Eastwood, che racconta la battaglia svoltasi in quest’isola del pacifico durante la seconda guerra mondiale tra giapponesi ed americani. L’anno scorso il ruvido Clint ci aveva parlato della stessa battaglia in Flags of our fathers, due film per raccontare lo stesso avvenimento da punti di vista diametralmente opposti. Mai nessuno aveva fatto una cosa del genere, mai nessuno aveva tentato di andare così in profondità, di scavare dentro l’animo umano per portarne alla luce drammi e contraddizioni.
Questo capitolo giapponese è meno grandioso del fratello americano, quasi tutta la trama si svolge dentro le gallerie scavate dai soldati nipponici, è molto più tetro e claustrofobico, quasi a voler sottolineare l’inutilità della guerra.
Con questo secondo film su Iwo Jima (a mio avviso migliore del precedente) Eastwood ci grida che non ci sono buoni o cattivi, non ci sono guerre giuste o ideali per cui val la pena di morire, c’è solo la guerra che, da qualsiasi parte la si guardi, porta solo morte e distruzione.
Dopo questa tirata da santone, ristabilisco il giusto equilibrio raccontandovi che da una settimana mi stavo preparando psicologicamente per affrontare Letters from Iwo Jima in giapponese con sottotitoli in italiano. Mercoledì mi sentivo pronto, ero dell’umore giusto. Ho Inserito il DVD nel lettore e… il narratore ha iniziato a parlare in italiano. Dopo il primo momento di stupore, mi sono reso conto che l’edizione digitale è stata doppiata?!?!?!?!?!
Il cineasta Caga-alto che è in me ha cercato il telecomando per selezionare l’audio in giapponese ma il pigro che è in me ha avuto il sopravvento: l’ho visto in italiano!!!

Sarò una merda!!!


1 commento:

Anonimo ha detto...

Confermo l'ultima affermazione! Dovevi vederlo in giapponese come faccio io quando il mio amico "ricercatore" mi presta le serie dei manga giapponesi in giapponese sottotitolati in inglese!!! Non si fa così! Ci vuole rispetto per O'SHO'DU'AAAHHH!!!
Ti becco quando torni. Preparati.