08 novembre 2009

Johnny, gangster col cuore


Michael Mann è un grande regista, bastano due titoli per collocarlo di diritto tra i migliori: Heat - La sfida e Manhunter - frammenti di un omicidio. Il suo cinema è sempre corposo e virile, con personaggi che bucano lo schermo. Anche in Nemico Pubblico sono presenti tutti questi elementi, in più Mann ha usato solo telecamere digitali e un montaggio completamente nuovo per un film di genere come questo. Un lungo preambolo per dirvi che stiamo parlando di un film di serie “A” che però ha due difetti che lo sbalzano dal podio: L’unico personaggio con un vero spessore è quello di John Dillinger, interpretato con professionalità e convinzione da Johnny Depp, tutti gli altri sono appena abbozzati; con 140’ a disposizione si poteva scavare un po’ di più, mostrare la vita spericolata vissuta dal protagonista.

Voto 6\7


5 commenti:

Ruk-Dadino ha detto...

Grandissime scene d'azione e sparatorie che solo Mann sa creare (m'è torenata in mente ina scena di Heat), ma purtroppo la storia non prende, probabilmente proprio per la mancanza di approfondimento della psicologia dei personaggi.
Peccato.

Ciucinsky ha detto...

Ciao George, il film sono andato a vederlo venerdì ma non mi è piaciuto per niente:
1) le inquadrature a spalla mi hanno rotto, non si capisce niente.
2) momenti di silenzio imbarazzanti per chi sta guardando il film
3) storia abbastanza anonima.
4) personaggi che, come dici anche tu, non sono caratterizzati.
5) l'unica cosa bella è quando sparano con i fucili e fanno buchi grandi come palle da tennis.
Sicuramente un film che non rivedrò più.
Sono stato troppo cattivo? Nel dubbio, Bruno Forever!!!

Tonono ha detto...

Accipicchiona, due commenti due e di prima mattina!!! Concordo con voi su tutto, Poteva essere un capolavoro ed invece è solo un buon film. Peccato.

Anonimo ha detto...

Posto anch'io il mio commento allo scopo di evitare che altri perdano 140 minuti della loro vita per vedere un film senza carattere che è stato per di più dipinto come un capolavoro anche dalla critica specializzata.
I personaggi sono senza spessore, non caratterizzati psicologicamente, la colonna sonora è del tutto anonima, un'apatia totale pervade tutto il film. Nessuna emozione suscitata da nessuno dei personaggi, tensione inesistente... E poi pellicce, pellicce a volontà, non posso certo definire Mann un animalista di spiccata sensibilità...
Ringrazio i due ragazzi che erano seduti davanti a me e che mi hanno intrattenuta con le loro storie di tranvoni incontrati per sbaglio al Cortès. Non fosse stato per loro avrei dormito per tutta la durata del film. Ciao belli, spero siate più fortunati in futuro!
Nonno, il tuo voto (6/7) è sulla fiducia, vero???

Commander

Tonono ha detto...

URRKA, un grandissimo e graditissimo ritorno di Commander, più spietata che mai!!! Sei troppo cattiva, il mio voto è giustificato da una regia comunque ben strutturata ed originale. Le pecche ci sono ma tu sei troppo cattiva col povero Mann!!! Per quanto riguarda le pellicce, non scordarti che il film è ambientato negli anni '30, gli animalisti sono arrivati un po' dopo.