14 febbraio 2011

La tana del coniglio







Ho visto in compagnia, di mia moglie (santa donna), Rabbit Hole di John Cameron Mitchell ma forse dovremo dire di Nicole Kidman visto che l’ha fortemente voluto, prodotto ed interpretato. La storia è tratta da una pièce teatrale vincitrice del premio Pulitzer, sceneggiata dallo stesso autore. Verrebbe da pensare che i numeri ci sono tutti e invece no. Forse per paura di cadere nel melenso, il regista congela i sentimenti, specialmente quelli di noi spettatori, siamo testimoni di una coppia lacerata dal dolore per la perdita del figlio ma il nostro cuore è altrove, al sicuro. Questo film non emoziona nonostante il bravo Aaron Eckhart e l’ormai inespressiva Kidman. Forse regista e attori avrebbero dovuto fare un po’ di ricerca guardando La stanza del Figlio di Nanni Moretti o Turista per caso di Lawrence Kasdan, film che trattano lo stesso argomento ma di tutt’altro spessore. Voto 6.
Mooolto in ritardo ho visto Qualunquemente e mi è piaciutamente piaciuto!!! Albanese non è tra i miei comici preferiti, lo trovo bravo come attore (se non lo avete visto recuperate Questione di cuore) ma sopravvalutato come autore. Questa volta però mi sono dovuto ricredere: il film è divertente e incredibilmente attuale, quasi un instant movie. Era da i tempi di Sesso e potere che un film non era così profetico. Si ride ma resta l’amaro in bocca. Voto 7.

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